SINOSSI
Immagini di uno zapping televisivo riprese e riprese più volte in strati successivi, nel tentativo di arrivare alla loro rarefazione, alla trasformazione del mezzo stesso, la TV, in messaggio. ZONA[IN]VISIBILITÀ è anche un tentativo di pittura con l'immagini in movimento, immagini che parlano di se stesse svincolandosi dall'obbligo narrativo. Una proposta alternativa all'estrema verbosità della TV spazzatura.
SUL PROGETTO
ZONA[IN]VISIBILITÀ fa parte di un progetto di ricerca iniziato nel febbraio 1996. Includeva videoinstallazione e fotografie. Il video della installazione, originariamente durava circa 55 minuti ed era ripetuto in loop per 4 ore consecutive. Nel settembre 1998 è stato rielaborarlo digitalmente in una versione ridotta di 5 minuti.
ARTIST'S STATEMENT
Immagini in fuga dalla realtà, a ritroso, percorrendo i sentieri sotterranei dell'inconscio... giù, giù, giù fino al passato remoto sommerso; alla a/prefigurazione del rappresentabile, all'effigie del nulla... altro che se stesse. Un rettangolo dai toni blu, sospeso tenta di visualizzare pittoricamente immagini televisive in cui affiorano tenui residui di figuratività, dove forme e contenuti, facendo ricorso all’interezza delle facoltà conoscitive e varcando le zone permesse dai limiti posti dalla ragione, cercano di portare alla luce spazi di ombra. Ma anche queste sembianze scomposte e allungate si dilatano ad un virtuale punto di fuga, perdono di concretezza nella profondità scura del piccolo schermo che è l’icona della nascita e della morte, del tutto e del nulla.